Che gli piaccia
mettersi in mostra non è un mistero, ma per finire in copertina
due volte in meno di una settimana doveva combinarla davvero
grossa. E così è stato.
Andrea Crobu, col quale abbiamo avuto il piacere di chiacchierare lo scorso 7 novembre – clicca sul
link a fondo pagina per scoprire cosa ci ha raccontato
– ha vinto il Main Event dell’Italian Championship Of Online Poker battendo un field composto da
2.125 giocatori.
Senza deal, ovviamente.
Un successo che in linea teorica lo incorona
Campione Italiano di Poker Online nei tornei di No Limit Hold’em, ma sappiamo bene quanto
etichette simili lascino il tempo che trovano dal momento che è il lungo periodo a far la differenza. Quel che conta quest’oggi però è celebrare una
vittoria, perché
primo posto e 50K di prima moneta sono atterrati sul suo conto…(gli hacker dello stivale sono avvisati
???? )
Rotolando verso sù…
La good run nei tornei MTT è
essenziale. A dirla tutta è essenziale ovunque, ma nel caso dei Multi Table Tournament non basta soltanto avere delle buone mani di partenza, occorrono gli
incastri giusti nei
momenti giusti.
In alternativa date a
Crobino uno stack da oltre 100 big blind, un tavolo abbastanza soft e il risultato non deluderà le aspettative:
“
Il torneo in sé è andato sempre bene. Sono partito col piede giusto chiudendo il Day1 top 4, ma la svolta è arrivata il giorno dopo, quando ho monotablato dalle 2 alle 5 dopo aver bustato tutto il resto. E’ lì che ho cominciato davvero ad accumulare chip perché ho giocato con gli stessi player dall’inizio del Day2 alle cinque del mattino: bene o male sapevo tutte le loro mosse, avevo belle info e belle note…Diciamo che giocando focus, quando conosci gli avversari e realizzi che possono essere inferiori a te, è molto più facile.
Chiudendo deep, per un cash gamer come me, giocare contro avversari che non ti mettono in difficoltà significa avere la strada spianata. A meno che qualcuno non ti cooleri, ma con cooler intendo nel postflop perché preflop, così deep, non broko praticamente niente.”
La mano chiave del torneo
Ok la super struttura ultra-mega deep, ma come ben sappiamo per
mettere in fila oltre 2.000 giocatori qualche colpo “che sposta”
bisogna giocarselo.
Qual è stata quindi
la mano più importante del torneo di
ANTIREGS87 al Main ICOOP di Stars?
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Lo spot chiave? Il flip dove sono stato obbligato a giocarmi tutto in dinamica CO-HJ contro reg: Q-Q vs A-K. E’ un flip che ha spostato completamente gli equilibri del torneo perché son tornato a 65 big blind e da lì non sono più sceso. In certe situazioni nei tornei bisogna giocarsi i colpi e questa volta la fortuna ha girato dalla mia parte.
Per il resto non ricordo dei colpi eclatanti, è andato quasi tutto liscio tranne un brutto pot perso al 90% in cui ho brokato al turn e son tornate all’avversario…”
La scossa che serviva?
Nell’intervista di qualche giorno fa, Andrea aveva confessato di prendere seriamente in considerazione l’ipotesi di smettere col poker. Magari non per sempre, ma almeno per un po’.
Perché il morale era a terra e per recuperarlo serviva qualcosa fuori dal comune, ma non certo al di fuori della sua portata.
Uno shot come questo ha tutti gli ingredienti necessari per infondere calma e tranquillità , rimpinguare le casse e ritrovare stimoli che sembravano esser svaniti:
“
Forse sì, era l’unico torneo che poteva rimettermi in sesto sia moralmente che economicamente, anche perché giocando con svogliatezza e sicuramente non A-game i risultati non sarebbero comunque arrivati.
Onestamente non ho mai pensato di smettere completamente, ma sicuramente una pausa bella lunga per ritrovare la serenità sarebbe stata obbligatoria.
Poi nel gioco, come nella vita, le cose cambiano all’improvviso sia in positivo che in negativo e sicuramente questo torneo era uno dei pochi che mi poteva far tornare in pista più forte di prima.
Potrò tornare a giocare super A-game e di conseguenza penso di fare più soldi soprattutto nella mia disciplina, il cash game.
Ho anche un buon progetto per il futuro assieme a Gabriele Lepore, e di questo son contento. Sicuramente farò dei live e molto probabilmente andrò a giocare sul ‘com’: in generale proverò a levarmi delle belle soddisfazioni con questo gioco.
Investirò anche sul coaching, di livello top, anche se non ho ancora scelto con chi. Gli obiettivi rimangono gli stessi di prima, soltanto che ora è un po’ più facile raggiungerli rispetto al passato. Spero di non avere intralci nel mio percorso come accaduto l’anno scorso anche se gli ostacoli non mi spaventano: li supererò come ho sempre fatto ????.“
Per chi se la fosse persa,
ecco l’intervista al grinder sardo più fortunato delle ultime 24 ore…