“Nel bene o nel male, purché se ne parli”, dicevano, e Shaun Deeb non è affatto un giocatore che ripudia la luce dei riflettori. Anzi, quando c’è da fare qualche sparata, Deeb ama essere tra i primi della lista.
Questa volta ha shockato il mondo pokeristico con un exploit poco consigliabile: 13 poste in un solo torneo, uno spending di oltre 42k (su un buy-in di $3.300) e l’1,77% delle entries totali tutte a suo nome.
Ma che edge devi avere per fare una cosa del genere? E che bankroll? E… che incoscienza? Shaun Deeb stesso ha fatto notare che per rientrare nelle spese avrebbe dovuto fare almeno 8°!
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Il torneo in questione era il Texas Poker Open Main Event che ha generato 735 entries e premiato 86 giocatori con un premio minimo di $5.350 fino a $400.000 per il vincitore.
Shaun Deeb si è incaponito al Day 1F, provando e riprovando fino a fare 12 re-entry, e alla fine è riuscito a chiudere una busta di tutto rispetto per il Day 2, dove ha raggiunto giocatori del calibro di Andrew Lichtenberger, Ryan Riess e Josh Arieh.
La cosa divertente è che il 9° classificato prendeva $40k, non abbastanza quindi per rientrare nello spending dei 13 bullets. L’ottava posizione, almeno, avrebbe conferito un premio di $52k.
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Morale della favola: Deeb ha chiuso 15°, perdendo $20.000 in un torneo da $3.300, nonostante sia arrivato nel miglior 2% dei giocatori. Cosa che ha fatto ridere molti follower, e lamentare altrettanti (tra cui Norman Chad, storico antagonista delle giungle di re-entry).
I precedenti
Pensate che sia la prima volta nella storia che un player finisce per spendere così tanto in un torneo? Niente affatto, non è nemmeno la più clamorosa!
Ricordiamo quella volta in cui Daniel Negreanu fece 5 re-entry… ma in cinque mani di fila: ogni buy-in veniva perso la mano stessa!
E sempre DNegs probabilmente detiene il record di maggior numero di ingressi in un singolo torneo, quando le WSOP – nel 2007 – permisero i re-entry e Daniel ne fece ben 48.
Photo courtesy: Stefano Atzei