Timing tell – E’ vero che fast clicker sono penalizzati?

Gen 28, 2020

Se nel poker live i tell abbondano e molto spesso è possibile giocare una mano soltanto basandoci sulle info specifiche che abbiamo sul nostro avversario, online il discorso cambia un poco.

Esistono i tell online? Certo che esistono, anche se coglierli nel modo corretto non è impresa facile e il rischio di incappare in qualche errore di valutazione è sempre dietro l’angolo.

Le emozioni, in fondo, fluiscono come in una partita live anche se, nascosti dietro il nostro bel monitor, è possibile limitare i danni…O forse no?

Snap click o tankata?

Per chi si trova di fronte al monitor pare che gli avversari si dividano in due macro-categorie: quelli dal click istantaneo e i ‘tankatori’ infiniti.

La realtà invece è che molti player si trovano impegnati su più tavoli e la loro lentezza deriva principalmente dalla necessità di dover gestire più partite nello stesso tempo.

Altri invece, che sembrano cliccare alla velocità della luce, potrebbero non essere così sprovveduti come danno a vedere.

Alcune situazioni di gioco infatti, per i player più esperti almeno, risultano essere piuttosto semplici e, grazie anche alle size preimpostate, la scelta da effetture è quantomai standard e non richiede grandi riflessioni.

Time balancing

Al netto del tempo effettivamente necessario per prendere una certa decisione, qual è il modo migliore per fare azione senza destare inutili sospetti?

Sembrerà assurdo pensare che vi sia un tempo “corretto” per agire, in fondo cosa cambierà mai ai fini della giocata un’attesa più prolungata rispetto a una mossa fatta in modo più celere, se siamo sicuri della nostra decisione?

Dal nostro punto di vista probabilmente nulla, ma nel Texas Hold’em non bisogna mai sottovalutare quel che diamo a vedere e quindi quello che gli altri possono percepire sul nostro conto.

Aspettare eccessivamente o agire con impulsività sono gli estremi di uno spettro che viene scandito, secondo dopo secondo, dal counter posto sotto il nostro nickname.

Perciò, a prescindere dalla vostra indole o dalla vostra attitudine, mantenete una linea: se di punto in bianco cominciate a snap-cliccare dopo aver sempre pensato almeno dieci secondi, verrete percepiti diversamente dai chi vi sta dinanzi.

Ciò potrebbe giocare a vostro favore se sapete come gestire questa particolarità, anche se spesso l’effetto che ne sortisce è quello contrario.

I fast clicker sono penalizzati?

Cliccare troppo velocemente ha i suoi pro e i suoi contro, ma una cosa è certa: meno diamo all’avversario per poter pensare e più questo potrebbe sorprenderci.

Non ci credete? E invece è proprio così, fateci caso.

Immaginate di voler piazzare un bel bluff dopo aver aperto dalla posizione giusta, con lo stack giusto, la size giusta e trovarsi sulla texture ideale per combinarla al giocatore che ha difeso il big blind.

Agire con estrema velocità potrebbe mettere l’avversario sotto eccessiva pressione e farlo agire d’istinto senza che questo possa ponderare bene rischi e benefici di una determinata giocata.

Una situazione ideale quando si ha il punto più forte ma orribile quando si ha un piano in testa e due biglietti del tram al posto delle carte.

Il rischio di trovarsi un call di troppo, proprio perché la velocità dell’action non lascia respiro, è qualcosa di tangibile quando si agisce con troppa frenesia.

Specialmente in dinamiche short handed quindi, se non si hanno delle competenze solide e un mindset di ferro, “giocare snap” risulta essere controproducente.

Il ritmo della partita

Forse vi sembrerà di sconfinare nella metafisica del gioco, ma anche una partita di poker ha il suo ritmo.

L’action si sussegue con una certa regolarità e chi prova a rompere gli schemi non sempre fa una bella fine.

Se avete perso una serie di colpi impossibili e cominciate ad agire in modo impulsivo, riflettendo poco su ogni scelta da prendere, la questione non sarà più quella di scegliere se tankare qualche secondo in più o in meno, ma di ritornare in “ritmo gara”.

La fretta attiva una serie di processi nel nostro cervello che prova disperatamente a trovare una soluzione e rimediare a quanto lasciato per strada, intorbidendo i nostri ragionamenti a tal punto da farci commettere degli errori.

Sì, quanto vi abbiamo appena descritto è proprio una forma di tilt ed è tra le più comuni.

Quando notate di non riuscire più a tenere “il ritmo” e le vostre decisioni risultano essere sempre nettamente più rapide rispetto a chiunque altro, chiedetevi se non sia il caso di prendervi una piccola pausa, respirare per bene e prendervi qualche istante in più per riflettere.

Gli avversari, in fondo, non aspettano altro che la vostra resistenza cali per approfittarne e soffiarvi tutto lo stack!

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Foto di WikiImages da Pixabay

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