Fino a qualche tempo fa non era affatto usuale vederlo seduto ai tavoli dei tornei live.
Viktor “Isildur1” Blom è stato e probabilmente è tutt’ora, una leggenda del poker online, motivo per cui trovarselo davanti fa sempre un certo effetto.
Dopo aver vinto i massimi sia nel No Limit Hold’em che nel Pot Limit Omaha ed esser stato protagonista di alcuni tra gli swing più importanti che la storia del poker online ricordi, Isildur ha ben pensato che fosse arrivato il momento di mostrare il suo valore anche dal vivo.
L’acuto del 2012 al PCA delle Bahamas da 100K è rimasto per anni un caso isolato, seguito dal successo al Main Event del PartyPoker Million per oltre un milione di euro soltanto nel febbraio 2018.
Un incontro frugale
Ci siamo conosciuti proprio in quell’occasione, a Rozvadov, e da quel momento Viktor si è sempre mostrato ultra-disponibile per qualsiasi intervista di sorta.
Tanto che stavolta, dopo un saluto di sfuggita, è proprio lui ad attaccare bottone:
“Hey, come va? Sai che sono sei mesi che non gioco online?”
Non ci sarebbe nulla di strano nel sentire una frase simile da un giocatore di poker professionista, non foss’altro che si tratti di uno dei player capaci di scrivere la storia del poker online…
Che è successo?
E’ questa la prima domanda che mi viene in mente. Come mai un player del suo calibro ha deciso di prendersi una pausa da quella che, fino a prova contraria, è stata per lui una vera e propria miniera d’oro?
“Non ho mai fatto un break così lungo e ultimamente sto provando a focalizzarmi maggiormente sul live. Mi sento molto bene dopo questa pausa, è stato rigenerante. Tra le altre cose mi diverto molto di più a giocarli, l’elemento sociale è molto importante e non va trascurato.”
Quindi non è soltanto una questione ROI?
“Assolutamente no. O meglio, il ROI live è nettamente superiore a quello online, specialmente nei tavoli high stakes dove l’edge tra i giocatori è davvero ridotta.
Non dico che non giocherò più online ma il mordente è sicuramente sceso nell’ultimo periodo. Online alterno cash game e tornei, dipende dal bankroll che ho a disposizione!” – scherza Viktor, ma non troppo…
E’ difficile per uno come te adattarsi al live?
“Per niente, anzi è più facile del previsto. Ad essere sincero ho cominciato a conoscere il poker proprio nei circoli live, c’era una partita a cui prendevo parte una o due volte a settimana dalle mie parti, in Svezia.
Ho cominciato attorno ai 16/17 anni ed è molto naturale per me giocare dal vivo, più di quanto si possa immaginare anche se la maggior parte dei risultati li ho ottenuti online.”
E quando sei in bluff? Perché conosciamo il tuo gioco…
“Eh eh, sì anche quando sono in bluff. Riesco sempre a mantenere la calma, anche nelle situazioni più difficili, mi viene spontaneo.
Se c’è un giocatore che dal vivo mi incute più timore di altri? Non saprei, forse se mi trovassi a giocare un torneo da un milione di dollari di buy-in farei fatica contro Phil Ivey…Lui potrebbe spaventarmi!”
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