E se avesse ragione lui?
Se il nostro amato giochino in realtà avesse più chiavi di intepretazione rispetto alla mera matematica, ai numeri nudi e crudi?
L’approccio al gioco di Carrel, di Charlie “fuckGTO” Carrel pardon, è tutt’altro che scientifico ma si basa piuttosto sull’osservazione e sulla sensibilità personale, combinata a un notevole livello di esperienza e preparazione nel gestire le situazioni.
Per lui è il concetto stesso di balancing, il mantra dei seguaci della GTO, a non avere alcun senso nel poker.
Fuck GTO
Ogni situazione è unica e irripetibile, così come lo sono le nostre sensazioni e le informazioni che riusciamo a carpire dal nostro avversario.
Vi sono ovviamente delle macro categorie all’interno delle quali ricondurre un certo tipo di giocate, ma non vedrete mai Charlie Carrel affidarsi a un randomizzatore per bilanciare la sua frequenza di check/call con quella di check/raise su una determinata dinamica.
Per dirla in termini spicci, è come se la GTO fosse l’arma a disposizione di chi non ha abbastanza talento per riuscire nel gioco in altra maniera.
I puristi della Game Theory Optimal potrebbero rispondere che non esiste exploit sensato se non quello messo in atto dopo aver preso coscienza di quanto ci si stia discostando dalla mossa ottimale, e che quindi più che giocare exploitative il buon Carrel gioca semplicemente di braccio.
Sta di fatto che i risultati parlano per lui e lo fanno da diversi anni a questa parte. Dal canto suo Charlie sta riducendo al minimo il tempo speso ai tavoli, sia live che online, eppure ogni volta che gli si danno due carte in mano si fa sempre trovare pronto all’appuntamento.
Il lockdown dorato di Charlie Carrel
Giusto per fare un esempio, in questi ultimi due mesi, dopo aver preso un po’ le distanze dall’online, Charlie è tornato a cliccare.
Proprio alcuni giorni ha vinto un titolo SCOOP KO su PokerStars per circa 110K tra taglie e premi, mentre la scorsa settimana ne aveva incassati 126K chiudendo 4° allo SCOOP High Roller vinto da Mustapha Kanit – CLICCA QUI per leggere il nostro approfondimento sul sigillo di Mustacchione –
Come se non bastasse, alcuni giorni prima era arrivato il successo al torneo High Roller WTP su PartyPoker, dove ha incassato la bellezza di 600 mila dollari tondi tondi.
Non sappiamo a quanto ammonta la spending di questi giorni, ma siamo sicuri che anche stavolta il buon Carrel sia riuscito a portare a casa la pagnotta…
Charlie, il sicario dei live
Negli ultimi due anni Carrel si è dedicato a tantissime altre cose. Particolarmente attivo sui social – su Facebook pubblica a cadenza quotidiana o quasi qualche domanda incentrata sulle tematiche più disparate – si diletta a streamare su Twitch e soprattutto parla in modo approfondito della sua persona.
Separare il Charlie giocatore dal Charlie di tutti i giorni è praticamente impossibile, ed è forse questa sua genuinità a renderlo così speciale e così amato.
Dando uno sguardo a quanto combinato live salta all’occhio un dato sorprendente: il suo anno migliore, il 2019, è anche quello in cui ha giocato meno tornei rispetto agli altri.
Tralasciando il break del 2018, sia in termini di risultati che in quanto a tornei effettivamente giocati, nel 2019 ha fatto centro quasi a ogni trasferta.
La vittoria al Triton High Roller da 50K, per oltre 1.6 milioni di dollari, è la ciliegina sulla torta e rappresenta la metà esatta dei suoi incassi lordi, ma la sfilza di tavoli finali a qualsiasi tappa a cui ha preso parte è sotto gli occhi di tutti.
In totale Carrel , lo scorso anno, ha maturato oltre 3 milioni di dollari in vincite lorde e quest’anno, complice la pandemia, ha ripreso a macinare online come ai vecchi tempi.