Conosciamo Catello ‘Aittie’ Cascone

Mag 19, 2024

catello-cascone

Il suo nickname torna spesso nei nostri report sui tornei online.

Conosciamo Catello ‘Aittie’ Cascone, 23enne della provincia di Salerno definito da Gabriele ‘KingMaVE911’ Re “uno dei cinque migliori talenti che abbiamo in Italia. Tenetelo d’occhio perché farà parlare di sé”.

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Il cambio di marcia grazie alle live su Twitch

Catello racconta di aver iniziato ad approcciare il gioco più seriamente verso la fine della pandemia proprio seguendo le live su Twitch di Gabriele Re e di Mattia ‘yowatchmewin’ Festa.

Dopo una fase da autodidatta, in cui la sua crescita pokeristica era basata sui contenuti free che trovava in rete, e al termine della quale risultava in attivo di 4k, Catello ha iniziato a giocare ABI 10 con un progetto di stacking-coaching proprio con Gabriele Re.

Oggi ha un ROI medio superiore al 50% e questo è il suo grafico su PokerStars: uno storico di 6.498 tornei abi 18,91€ per un profitto di 101.553€.

grafico catello aittie cascone

 

Il ROI di un reg dot it oggi

Secondo Catello, nella situazione attuale italiana un regular di tornei multitavolo può mantenere un roi del 20%.

Credo che un regular mediamente preparato, sul punto it possa tenere un ROI del 20% giocando abi massimo. Questo dato purtroppo viene leggermente macchiato da fenomeni di collusion, di utilizzo di solver in real time e di multi-accounting: è difficile tenere traccia di quanto questi aspetti del gioco, non propriamente fair, impattino sul nostro ROI, però credo che comunque nel field italiano sia possibile raggiungere questo obiettivo anche senza una notevole preparazione. Diciamo che nel field ci sono delle zone di auto-profit che si possono ‘targettizzare’ e che ci permettono di sostenere un ROI accettabile.

 

Il richiamo del dot com

Dopo aver conseguito la laura triennale nella facoltà di Fisica dell’università di Salerno, Catello ha ora come obiettivo quella magistrale: questo è uno dei motivi per cui non ha ancora pensato seriamente a trasferirsi all’estero per misurarsi con il field internazionale, come già fatto da tanti suoi colleghi grinder.

Attualmente vedo l’estero con un occhio un po’ critico per il semplice fatto che ho una laurea da completare, possibilmente in tempo, anche per far gioire tutte le persone care che ho a fianco, che sarebbero fiere di questo traguardo accademico. Poi c’è anche il fatto che all’estero il field è molto duro. Si va incontro ad ambienti non familiari e dovrei studiare ancora di più di quello che attualmente riesco a fare. Forse anche per l’età non penso così tanto al mio futuro, tra qualche anno potrei cambiare la prospettiva. Il dot com è un grande salto perché bisogna essere mentalmente molto più ferrati, visto che gli swing sono sicuramente molto più elevati, sia per gli up che per i down. Quindi bisogna evitare di vivere le fasi ‘up’ come se si fosse dei God e quelle ‘down’ come se si fosse dei giocatori incompetenti. Intrinsecamente il field medio dot com, che è due, tre o quattro volte più ampio, porta ad una varianza eccessivamente più alta, che devi essere mentalmente pronto a sostenere. Io oggi non credo di avere ancora il mindset giusto da questo punto di vista.

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Il poker live

Catello ha mire anche per quanto riguarda il poker giocato dal vivo.

Lo scorso ottobre ho avuto una breve esperienza per giocare il Battle of Malta (poi vinto proprio da Gabriele Re, ndr). Mi sono divertito molto, devo dire la verità. Anche l’aspetto di socializzazione è molto importante, conoscere le facce dietro ai nick che si affrontano tutte le sere è bello. Poi sono un tipo molto alla mano, quindi è facile discutere, è facile parlare e mi sono divertito molto. Sicuramente c’è tanto ROI da prendere anche nei tornei dal vivo. Diciamo che il poker live è ogni giorno più vivo grazie al field che comunque è rimasto un po’ indietro rispetto alle innovazioni della Game Theory Optimal, quindi con un po’ di impegno si riesce ad avere un buon ROI. Ovviamente anche lì c’è un discorso di varianza non indifferente. Anche se si pensa di avere un ROI molto più elevato rispetto all’online, mettiamo un ROI del 70, 80 o 90%, nella singola giornata è difficile realizzarlo pienamente. Mettici le spese della trasferta… La pianificazione sicuramente è super profittevole: bisogna organizzare bene le spese di viaggio, selezionare i tornei e stare attenti al bankroll management.

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