Il poker si evolve e con esso gli strumenti per perfezionarne gli aspetti tecnici.
Quando ancora il giochino era agli albori gli appassionati più sfegatati si sfidavano a collezionare libri su libri, nel tentativo di assimilare più concetti possibili e trasformarli in moneta sonante ai tavoli da gioco.
In Italia il libro migliore mai pubblicato sul nostro giochino – nonché una sorta di canto del cigno – è stato pubblicato nel 2013 grazie all’ottimo lavoro del “professore” Flavio Ferrari Zumbini.
Negli anni a venire ai libri di strategia vera e propria sono subentrati quelli incentrati sul mindset, uno su tutti il lavoro di Jared Tendler che, nella versione italiana, vede affiancato il nome di Giada Fang nelle vesti di curatrice. (Il Mental Game del Poker 1 e 2).
Abbiamo ovviamente sorvolato sulle pietre miliari scritte negli anni precedenti, dal libro di Dan Harrington a quello di Sklansky, passando per l’arcinoto Super System 1 e 2 della leggenda Doyle Brunson, giusto per citarne alcuni.
Dalla carta ai calcolatori
Una volta sdoganati i principi cardine del poker le pagine inchiostrate sono state ben presto sostituite dai software.
La diffusione degli HUD e dei calcolatori ha aperto scenari impensabili agli inizi del nuovo millennio e il giochino, soprattutto nella sua veste online è diventato qualcosa di molto più complesso rispetto a quello che tutti conoscevamo.
LEGGI QUI il nostro approfondimento su Jivaro, l’HUD più indicato per gli amatori
La vera svolta però arriva con l’avvento dei solver: Piosolver diventa la nuova Bibbia digitale per chi vuole approcciare il poker l’universo delle due carte, a cui si affiancano Monkersolver, GTOplus e Simple, tutti basati sulla strategia di gioco matematicamente più corretta: la Game Theory Optimal, meglio nota con l’acronimo di GTO.
DTO – L’app per imparare la GTO
Una volta comprese le linee ottimali la vera sfida di ogni giocatore, che ambisce a raggiungere i massimi livelli, diventa quella di deviare in maggiore o minor misura dalla teoria.
Il fine ovviamente è quello di “exploitare” l’avversario al fine di massimizzare ogni giocata in base alle tendenze specifiche di chi ci sta davanti, ma forse ci stiamo spingendo un po’ troppo oltre per quel che concerne il focus di quest’oggi.
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Considerati i costi di un solver vero e proprio, oltre alle competenze richieste per trasformare le analisi in qualcosa di utile e la gran mole di tempo da investire, l’idea di Dominik Nitsche e soci è quantomai brillante.
Sviluppare un’applicazione per mobile basata sulla GTO in modo da fornire agli utenti uno strumento pratico ed economico per allenarsi a giocare seguendo i principi matematici ottimali.
Dominik Nitsche in azione a Barcellona. Photo by Stefano Atzei
Come funziona DTO
Il funzionamento dell’app è molto semplice e per chi volesse provarla esiste una piccola sezione gratuita tarata solamente una specifica dinamica di gioco: 20 big blind di stack e difesa del BB su apertura di LoJack in un tavolo 6-handed.
Si tratta di una serie innumerevole di scenari di gioco dove vengono proposte diverse opzioni all’utente per ogni strada di gioco. A tutti gli effetti ci si trova a giocare delle mani di poker e, al termine di ognuna, viene assegnato un punteggio.
Alla fine è possibile comparare la bontà delle scelte effettuate con la linea migliore possibile in base ai dettami della GTO.
Nella versione premium sono disponibili 3 stacksize differenti: short (meno di 25BB), medium (25-50BB) e deep (50BB +) e in ogni singola sezione si può scegliere tra raisati semplici, limpati e tribettati.
Insomma, una palestra vera e propria per gli amanti della strategia a portata di smartphone.
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Photo Credits: Stefano Atzei