Chiunque giochi tornei di poker multitavolo (e non solo, in effetti) sa perfettamente che a ridosso dell’inizio dei premi, il gioco subisce una bella differenza.
Il fattore bolla (è questo il termine che indica quando esce l’ultimo giocatore fuori dai premi) ha un impatto significativo sulla strategia generale, ma sapete dire in che modo? Andiamo a vedere qualcosa di più insieme.
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Tutto affonda le radici nel metagame e negli adjusting allo stesso. Di base, chiunque si trovi a poche eliminazioni dai premi pensa che stringendo un po’ i denti può aspettare che escano altri giocatori, piazzarsi in una posizione che assicura una vincita, e da lì poi farsi strada più in fondo possibile.
Per questo motivo è nata l’idea di aggredire in bolla, per tutti coloro con lo stack adatto e capaci di trovare le situazioni ideali. La frequenza di fold sarà più alta, e si possono vincere numerosi gettoni.
Con l’avanzamento della teoria pokeristica, arrivati a ICM e solver, siamo riusciti a dare una conferma “scientifica” a questo fattore bolla.
Per quanto sia impossibile calcolare l’ICM in tempo reale, il fattore bolla serve a misurare proprio la pressione ICM. Si definisce come il rapporto tra la tournament equity che si può perdere divisa dalla tournament equity che si guadagnerebbe stakando un avversario.
Notare che l’equity di cui parliamo non è quella tra due o più mani, ma il valore monetario del proprio stack in un torneo, o meglio “quanto ci si aspetta di vincere in media con dato stack”.
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La regola aurea dell’ICM è che in una mano non vinceremo mai tanta equity quanta ne possiamo perdere. Il motivo semplicemente è che restare in gioco è l’unico modo per vincere di più.
Per esempio, perdendo rinunceremmo a tutta la nostra equity – per esempio €10 – mentre vincendo guadagneremmo €9 e l’euro di differenza verrà ripartito tra gli altri giocatori in corsa. Anche loro infatti si avvicineranno ai premi, man mano che escono giocatori.
Quindi il fattore bolla numericamente si esprime con €10/€9 = 1,11
A cosa ci serve questo numero? A scoprire l’equity minima richiesta per fare breakeven giocando una mano. Questo si calcola come (fattore bolla) / (fattore bolla +1) in questo caso 1,11/2,11 = 52,6% che sarà l’equity richiesta dalla nostra mano per chiamare un all in.
Questo era il discorso di base sul fattore bolla, con un approccio più analitico e meno intuitivo. Ti interessa scoprire di più sull’argomento? Faccelo sapere sulla fanpage!