L’importanza del future game nei tornei di poker secondo Benjamin Rolle

Mar 22, 2024

future game benjamin rolle

Non viene esaminato dai solver e non ci sono formule per calcolarlo, ma per alcuni il future game è uno degli aspetti meno considerati nei tornei di poker. Tra questi c’è il fondatore della scuola Raise Your Edge, Benjamin Rolle:

“Il concetto più sottovalutato di sempre nei tornei di poker non è l’icm nè bluffare o bluffcatchare: è il FUTURE GAME.”

‘Bencb789’ lo ha scritto proprio così, in maiuscolo, nel post sul social X (Ex Twitter) dedicato al tema.

 

Evitare i marginali

Il coach tedesco spiega che il future game consiste nel foldare mani che presentano una prospettiva di guadagno marginale, per prendere spot ad aspettativa di vincita più alta in futuro.

“La maggior parte di voi fa stupidi call o bluff marginali, senza capire che così facendo si pregiudica l’opportunità di trovare tanti spot a valore atteso più alto nelle orbite successive – ha scritto Ben.

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Quantificare il future game

A un follower che gli ha chiesto come quantificare il future game, Rolle ha risposto che non è possibile. Ma crede che forse sia meglio così:

“Finirebbe allo stesso modo coi nerd della GTO che cercano di indovinare quando cbettare il 25% quando il 33% e quando il 15% del pot.”

La chiave del future game sono gli spot intorno al break-even point, il punto di pareggio sul lungo periodo:

Il punto è saltare gli spot break-even che causano i danni maggiori al tuo win-rate. Poi ci sono questi spot borderline in cui è possibile discutere se chiamare perché con un call iniziamo a fare 1,2bb o 3bb. Che è anche un ragionabile win-rate, ma se chiami o foldi non cambia nulla. Il poker è un gioco complesso. Non possiamo risolvere tutto e dobbiamo avere il coraggio di passare oltre a degli spot, accettando che faremo errori. L’obiettivo dovrebbe essere rimuovere tutti i grandi errori – e certo, fare call o bluff da break-even per una porzione significativa dello stack, o rischiare la tournament life, sono grandi errori.

 

L’importanza della pratica

Per Rolle è possibile padroneggiare il future game grazie alla pratica e all’onestà in fase di analisi.

Se le persone ci pensassero davvero, saprebbero in quali spot non tengono sotto controllo il loro ego e preferiscono giustificare stupide chiamate in pareggio perché sono approvate dai solver. Questo approccio, assieme alla comprensione e alla capacità di deviare dalle chart dei solver per aderire di più alla realtà, miglioreranno enormemente il tuo win-rate. Ultimo ma non meno importante, la pratica rende perfetti. Ho gestito decine di migliaia di sim short-stack nel corso della mia carriera. Il mio background in sit’n’go mi ha aiutato a capire in quali situazioni posso essere paziente e in quali devo intavolare azioni intorno al punto di break-even, forse anche per briciole di EV.

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Uno spot con QQ

Nel post su X un fan pungola ‘bencb789’ dicendo di aver letto una intervista in cui Jungleman e Vanessa Selbst discutevano del future game.

Nella chiacchierata i due parlavano in particolare di uno spot del day 1 del Main Event WSOP, in cui hero ha coppia di donne e deve decidere cosa fare dopo che l’avversario in all-in mostra al tavolo AK.

Secondo Dan Cates è un call perché vanno presi tutti gli edge che capitano a tiro mentre per Vanessa Selbst è un fold. Se avete capito il punto di Benjamin Rolle già dovreste sapere da che parte sta: “É il più facile dei fold, Jungleman sbaglia”.

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