Nell’epoca della GTO, il solver è diventato senza dubbio lo strumento principale di ogni poker player: sia che si voglia tentare una strategia basata sulla game theory, che un approccio exploitative, o un ibrido tra i due, conoscere gli equilibri del gioco è essenziale per perfezionare la propria strategia.
Di recente, altri strumenti per certi versi più performanti (seppur con delle limitazioni) si sono affiancati ai solver. Stiamo parlando dei database strutturati di simulazioni, di cui adesso approfondiremo le caratteristiche e le confronteremo con i solver.
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Solver GTO
I solver sono dei software di poker che approssimano un approccio GTO a una situazione di gioco determinata. Per dirla semplicemente, simulano una situazione e utilizzano i dati ottenuti per ripeterla e affinare ad ogni ciclo la strategia ottimale fino ad avvicinarsi all’equilibrio di Nash.
Per ottenere una soluzione vanno impostati selezionando i range di partenza, gli stack, il piatto, la rake, le size di puntata possibili e nel caso le carte comuni. Per operare hanno bisogno di alcuni requisiti minimi del PC, primo tra tutti il processore. Il rischio, con specifiche inferiori, è di allungare di molto i già abbondanti tempi di soluzione.
I poker solver più conosciuti sono PioSolver, GTO+, Monker Solver e Simple Postflop. A questo link puoi trovare i download dei migliori software poker.
Database di simulazioni
I database di simulazioni invece offrono risposte già precedentemente calcolate con un solver, salvate e organizzate in maniera pratica e di facile accesso.
Fondamentalmente sono una raccolta degli scenari più comuni al tavolo già risolti, a cui possiamo rapidamente accedere con qualche click del mouse.
Solitamente questi non sono software da scaricare, ma dei siti web accessibili tramite login, e di conseguenza non necessitano di particolari requisiti tecnici del proprio computer.
I database di simulazioni più conosciuti sono GTOWizard, Odin Poker e DTO Poker.
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Pro e contro di Solver e Database
La risposta veloce è: i solver hanno una miglior personalizzazione e permettono studi più approfonditi, al costo di tempi di soluzione molto più lunghi. I database viceversa offrono un numero comunque sempre limitato (per quanto ampiamente sufficiente) di soluzioni, ma a velocità istantanea.
Con un solver è possibile impostare range diversi, “lockare” una situazione (ovvero impostare una determinata azione con determinate mani e rivalutare i calcoli ottimali in base a quella mossa) e utilizzare diverse size. Con un database di simulazioni invece bisognerà scegliere tra opzioni predefinite, e andare a stima o calcolare da soli eventuali variazioni.
Se state pensando che alla luce di queste informazioni un solver è decisamente meglio… avete ragione! Ma forse non immaginate quanto tempo serva a un solver a dare delle risposte. Sono lunghi minuti se non ore di attesa, sperando non per scoprire di aver sbagliato un nodo del game tree.
Per snellire i ritmi di studio, consigliamo di utilizzare un database di sim, e usare un solver per approfondire le situazioni su cui avete più domande.
