Dopo la splendida vittoria del Main Event EPT Barcellona Giuliano Bendinelli ha un obiettivo dichiarato: fare sua la Triple Crown live.
A oggi sono solamente nove i pokeristi a poter vantare una bacheca con Main Event EPT, Main Event WPT e bracciale WSOP.
Nel mirino del pokerista genovese c’è ora il bracciale: una volta ‘sbrigata la formalità ’ verrà il momento di pensare alla vittoria di una tappa World Poker Tour. Intanto ecco il suo programma per Rozvadov…
Omaha e field ridotti
Per massimizzare le chance di mettere al polso il bracciale World Series Of Poker Europe, Giuliano ha imparato a giocare Pot Limit Omaha: proprio all’evento WSOPE da 5k a 4 carte partirà la sua caccia al titolo a Rozvadov.
“Posso dire che cash game PLO è diventato il mio main game online, a parte le domeniche in cui mi dedico ai tornei per tenermi in allenamento. Cash game il PLO mi diverte molto più del NLHE, anche perché per me è un gioco relativamente nuovo e mi capitano spot che mi stimolano allo studio. Saper giocare PLO dà più frecce al mio arco per spaziare dove c’è più edge da prendere. A Rozvadov per esempio ci sono diversi fish che vogliono giocare solamente PLO”.
Giuliano cercherà di massimizzare ogni possibilità di bracciale derivata dai field ridotti, un po’ come fece l’anno scorso quando arrivò quarto all’evento WSOPE Short Deck:
“Essendo il mio obiettivo il bracciale, il fatto che i tornei facciano pochi giocatori è sicuramente meglio. L’anno scorso ho fatto quarto all’evento Shortdeck che devo ammettere avevo giocato 4 o 5 volte in vita mia, ma lì livello era davvero fishosisssimo, di sicuro non ero il più forte ma neanche ero il più scarso. Mi sentivo meno confident nella variante e quindi mettevo focus al mille per cento per cercare di prendere tutte le informazioni possibili. La stessa cosa mi capitò nel 2018 quando stavo muovendo i primi passi nel PLO ma vinsi un torneo a quattro carte ad Amsterdam”.
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La collaborazione per la app GTO orientata ai ricreativi
Nel gioco live Giuliano è convinto che l’approccio exploitativo sia quello che massimizza le vincite nei tornei che è solito giocare.
“Se mi mettessi a giocare high roller full reg allora sì che avrebbe un senso giocare GTO pura, ma ormai ho 30 anni e il mio ego non avverte la necessità di farmi schierare contro i più forti pokeristi del mondo, posso giocare gli high roller ma ci deve essere sempre qualche fish altrimenti non è un grande investimento”.
Il genovese ha comunque approfondito la GTO, necessaria a suo dire anche per studiare i migliori exploit del caso, e ha poi messo la conoscenza accumulata a disposizione per una nuova app che vuole avvicinare i giocatori ricreativi allo studio della teoria del gioco equilibrato:
“Al ritorno dall’EPT Barcellona vinto mi contattò un ingegnere di Torino che stava sviluppando questa app. Si chiama  ‘Ireadupro’ e vuole rendere fruibili ai giocatori ricreativi gli assunti dei vari solver tramite un percorso di studio ad hoc”.
Il plan per il titolo WPT
In apertura abbiamo scritto che Giuliano ha come obiettivo la Triple Crown live. Naturale quindi che un pensiero vada anche al titolo del World Poker Tour:
“Il WPT è un circuito particolare con tante tappe in location un po’ strane e fuori mano. Ci penserò quando avrò vinto il braccialetto. A quel punto sarebbe il tassello mancante della Triple Crown e verrebbe ad avere la priorità , nel senso che in caso di contemporaneità tra un evento WPT in Nord America e un EPT importante andrei a cercare la vittoria World Poker Tour”.
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Il nuovo che avanza
Guardando al panorama live italiano, Bendinelli dice che i nomi caldi sono sempre i soliti e anche lui si mette nella top tre. Top tre in cui non figura quello che a suo dire è il più forte torneista italiano online, ossia Enrico Camosci, visto che ancora difetta di esperienza nella dimensione live.
Nel panorama italiano dei tornei dal vivo, secondo Giuliano, c’è un nome che negli ultimi tempi sta veramente “aprendo la scena”:
“Simone Andrian, e anche per distacco. Ora poi ha iniziato un percorso di studio con Camosci ma già da prima era un mix letale di talento e studio, ha iniziato a solcare i palcoscenici live da poco e ha già vinto due pezzi della Triple Crown, è davvero un giocatore incredibile, è sempre sulla cresta dell’onda e anche da un punto di vista umano è assolutamente fantastico, merita una menzione speciale”.