Hai comprato un solver. E ora?

Set 15, 2023

poker solver quante size usare

Spesso nei nostri articoli scriviamo che siamo entrati ormai nell’epoca dei solver. Questo non vuole significare che sia impossibile vincere senza aver mai usato un software di quel genere, però sono veramente ottimi per migliorare e crescere!

Però anche chi ha fatto dell’esperienza la sua maestra, spesso cede alla curiosità di scoprire quanto possa imparare di più con uno strumento simile, e si trova subito disorientato.

Quando avrai familiarizzato un po’ con il tuo solver preferito, che sia PIOSolver, Simple Postflop o il database di sim GTO Wizard, ti troverai comunque a… non sapere bene cosa fare. Quindi torna qui a leggere questi consigli!

 

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1) Inizia dagli spot più comuni

È affascinante e utile approfondire una mano specifica, si imparano molte cose. Ma per mettere in campo il prima possibile le nuove conoscenze, ti accorgerai che non sarà semplice trovare di nuovo lo stesso spot.

Allora il primo consiglio è concentrarsi sull’analisi di situazioni molto comuni, che hanno più probabilità di ripetersi.

Stiamo parlando delle dinamiche SRP bottone vs. BB, SB vs. BB, e dei 3-bettati dalle stesse posizioni più BTN vs. SB, che anche in casi di tavoli con meno giocatori si verificheranno comunque.

2) Scegli con cura le tue size e la rake!

Nei solver classici, aumentare il numero di size aumenta il tempo di elaborazione. In casi come GTO Wizard questo non accade, ma troppe size possono essere confusionarie.

Controlla bene il game tree e verifica che non si creino situazioni che in game non accadono mai (per esempio size di raise troppo basse). Se alcune size vengono scelte dal solver molto raramente, puoi tranquillamente scartarle, non dovrai ricordarti che il 4,7% delle volte devi bettare 66% invece di 75%.

La rake ha un impatto molto forte nelle soluzioni del solver, quindi stai attento a inserire quella corretta. Se vuoi considerare la rakeback, ricordati di calcolare il fatto che la riceverai solo sulla quota versata da te e non dall’avversario.

3) Non solo 100bb!

In particolare per i giocatori MTT, un po’ correlato al primo punto, è meglio iniziare a studiare dagli spot tra 20 e 40bb, perché sono gli scenari più comuni e delicati. Non giocare perfettamente 100x al massimo ti riporterà in quella fase, e sotto i 20bb ci saranno tanti push pre.

Anche per il cash game, comunque, studiare un po’ di 150x e 200x può dare grosse gratificazioni in certi scenari.

 

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4) Gli aggregati fanno la differenza

Come abbiamo detto, è difficile che uno spot si ripresenti uguale in futuro. Ma noi dobbiamo essere pronti a qualunque situazione, mica possiamo studiarli tutti no?

Qui entrano in gioco gli aggregati, ovvero soluzioni “di massa” per board diversi. Molti solver contengono dei board “campione”, che rappresentano diverse situazioni quasi analoghe riassumendole in un unico scenario (per esempio, non troverai troppe differenze tra A-K-3 rainbow e A-K-4 rainbow, allora ne terrà solo uno).

Più sono meglio è, ma è anche più lunga risolverli e più difficile impararli. Trova il tuo equilibrio, magari parti dal basso e aumenta pian piano.

5) L’importante è il “perché”, non il “cosa”

Questo è il consiglio principale. Imparare come un robottino cosa devi fare su K♠J♣7♠ non ti servirà a molto, capire che il solver tendenzialmente preferisce una certa size sui board drawy con K-high sì!

Ma questo ancora non basta, perché dovrai capire il motivo che spinge il solver a scegliere quella size. Più volte raggiungerai la risposta, più sarà facile replicare le move GTO quando ti sarà utile, vedere quando gli avversari prenderanno strade diverse, e capire come exploitarli. Buon lavoro!

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