Una delle più grandi sfide pokeristiche del 2024 forse è imparare a usare bene i solver.
Tool utilissimi, ai limiti dell’indispensabile, per capire gli equilibri del gioco e sviluppare una strategia, questi software sono anche complicati a livello intuitivo, e se utilizzati male possono paradossalmente peggiorare il nostro gioco.
Dara O’Kearney, grande teorico e scrittore di alcuni dei più importanti libri di poker, ha pubblicato di recente una brevissima guida con i concetti più importanti da tenere a mente quando decidi di risolvere uno spot. Sono le domande che si pone ogni volta che studia una mano su un solver.
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Guarda prima i range preflop
Prima di andare al flop, analizza la struttura dei range preflop. Quale è la loro forma, sono polarizzati, lineari, capped, condensed? Che board favoriscono ogni giocatore?
Controlla le equity
Chi ha il range più forte preflop? Chi ha il range advantage e chi il nuts advantage? Ricordiamo che il vantaggio di range determina le frequenze e il vantaggio di nuts la size.
Qual è la size preferita dal solver?
Ora che hai risolto le prime due domande, questa diventa facile da rispondere. Guarda la size predominante della soluzione e domandati che cosa la influenzi.
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Come sceglie bluff e value?
Il tuo range di valore determina la tua size di puntata per la maggior parte. È interessante vedere quali mani il solver sceglie di usare come bluff. Queste tendono a essere influenzate dai blocker, dalla possibilità di migliorare e dall’equity.
I solver amano bluffare con mani che blockerano il valore e possono passare in vantaggio, ma anche mani da bassa equity che guadagnano molto dal portare al fold l’avversario.
Come devia dalla GTO il mio avversario?
Rispondendo alle domande precedenti avrai una panoramica di base della risposta GTO, e la domanda finale è chiedersi come si dovrebbe aggiustare la strategia in base alle tendenze reali del tuo oppo.