Di recente lo abbiamo visto prendere d’assalto i principali tornei online nelle principali poker room internazionali.
Il suo ultimo acuto risale a 2 settimane fa – CLICCA QUI per approfondire – ovvero il successo al 10K High Roller SCOOP sul Stars.eu per circa 270mila dollari.
Nonostante l’impegno e la dedizione ai tavoli, il nostro Mustapha Kanit trova anche il tempo per dire la sua sulla pandemia che ha sconvolto, e continua a sconvolgere, l’intero pianeta.
L’invito arriva da Charlie Carrel che, in uno dei suoi post su Facebook, chiede ai follower se il Covid-19 è da considerarsi una cosa più o meno “seria” di quanto viene effettivamente percepito dalla popolazione.
Il Musta-pensiero sulla pandemia
Di seguito vi proponiamo la risposta di Mustacchione, scritta in inglese e parafrasata qui sotto per facilitare la comprensione a chi non ha dimestichezza con la lingua della Regina:
“Credo si tratti di qualcosa di più grave semplicemente per i cambiamenti che sta portando nel mondo.
Capiremo meglio dove spendere i nostri soldi e impareremo che viviamo in una società globale all’interno del quale dipendiamo l’uno dall’altro.
Il sistema sanitario americano ha bisogno di cambiamenti radicali ed è finalmente arrivato il momento di dare un taglio a questo scam colossale.
Vedremo tanti lavori cambiare forma e meno impiegati recarsi in ufficio.
Le cose stanno già cambiando sotto i nostri occhi nel modo in cui viaggiamo, nel modo in cui acquistiamo, nel modo in cui mangiamo.
Tutti i cambiamenti che stanno avvenendo ora saranno imponenti ed è questo il modo in cui il Coronavirus ha impattato la nostra società.
Una enorme prova educativa per la nostra specie, che probabilmente ne uscirà più forte e potrà comprendere più chiaramente tante cose.
E’ la prima volta in cui ci troviamo a combattere tutti insieme invece che combatterci l’un l’altro.
Sono d’accordo sul fatto che l’epidemia in sé sarebbe potuta essere molto più grave e rimane sempre l’ipotesi che questo possa accadere più avanti, anche se questo periodo potrebbe aiutarci tantissimo a far fronte a passaggi ancora più delicati in futuro.
D’altronde, per quel che ho imparato, la storia si ripete sempre.”
La puntualizzazione di Carrel
Nonostante l’apprezzamento del pro britannico per il commento del suo illustre collega, Charlie ci tiene a specificare che la sua domanda si riferiva nello specifico alla “gravità” del virus e non alle ripercussioni socio-economiche derivanti dalla pandemia.
Rimane comunque valida l’opinione espressa da Kanit, che dimostra sia dentro che fuori dal tavolo, di riuscire spesso ad avere una visione d’insieme delle cose.
Attribuire un peso specifico a quanto sta accadendo attualmente è in ogni caso un azzardo, perché anche qualcosa di molto banale, se trattata in modo sbagliato, può avere conseguenze devastanti.
E se c’è una cosa che è stata sotto gli occhi di tutti, è proprio l’impreparazione nel trattamento dei singoli casi con cui abbiamo dovuto far fronte dallo scoppio della pandemia.
Se di “gravità” si vuol parlare, questa andrà di pari passo con la conoscenza e le eventuali contromisure che saremo in grado di prendere per arginare il fenomeno.
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Photo Credits: Stefano Atzei