Di Nik Airball ci siamo occupati in tempi recenti, a causa del devastante heads up contro Matt Berkey. Devastante più che altro perchè ne è uscito nettamente sconfitto, con tanto di lose per un milione di dollari. Ora però il grinder americano, dopo aver dichiarato la sua resa con un tweet molto umile, torna al contrattacco e ai suoi toni abituali.
Lo fa contro uno dei suoi recenti rivali, ovvero Garrett Adelstein. Tra i due ha smesso definitivamente di correre buon sangue a causa della nota vicenda che ha visto quest’ultimo contro Robbi Jade Lew. La famosa mano J-4 che ha rischiato, tra le altre cose, di gettare fango su una organizzazione complessa e ben strutturata come Hustler Casino Live, in realtà ha danneggiato e non poco Nik. E ora scopriamo il perchè.
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Nik Airball e il lavoro perso per colpa di… Adelstein
Il luogo giusto per tornare a parlare di quella vicenda assai torbida è stato un recente podcast. Nik Airball ha fatto capire chiaramente che la mano tra Adelstein e la Lew, che lo ha visto coinvolto in maniera neanche troppo sfumata dallo stesso Garrett, lo ha danneggiato. In particolare per l’immagine che è stato costretto a portarsi dietro per mesi, soprattutto lontano dagli ambienti high stakes.
E lo rivela lui stesso durante l’intervista: “Lontano dai tavoli ho svolto per anni il lavoro di banchiere. Avevo accordi con tre diversi istituti, ma quando venivo invitato e soprattutto potevo distaccarmi, venivo a giocare perchè amo il poker. Poi c’è stata la mano con J-4… Garrett ha urlato il mio nome ai quattro venti, ha detto che facevo parte della cerchia dei cheater e mi ha causato un sacco di problemi“.
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Una accusa devastante
Airball prosegue nella sua invettiva contro Adelstein spiegando che la situazione è andata ben oltre le semplici accuse di gioco. “La community del poker è disgustosa. La gente si piazzava fuori dal mio ufficio e iniziava a urlare le frasi peggiori. Naturalmente questo mi causava dei grossi problemi al lavoro“.
Ovviamente, in questa ennesima piega di una vicenda che sembrava ormai morta e sepolta, non poteva non tuffarsi nella mischia Doug Polk. Il noto streamer ha sollevato non pochi dubbi sulla reale occupazione extra-poker di Nik Airball. Tuttavia, tra le risposte al suo tweet sibillino ce n’è una che effettivamente riconduce all’identità di Nikhil Arcot (il suo vero nome) diverse attività svolte nel settore bancario.