In piena corsa sia per il titolo GPI Player of The Year, in cui insegue lo statunitense Jesse Lonis a meno di duecento punti di distanza, sia per quello di giocatore più vincente dell’anno, dove è stato di recente superato da Patrik Antonius, durante la trasferta di Montecarlo per le Triton SHR Series Adrian Mateos ha parlato a briglia sciolta ai colleghi di poker.org.
Dai cibi preferiti mentre è al tavolo verde all’approccio a giuochi diversi dal poker, per passare ai fisiologici periodi bui che un professionista delle due carte deve affrontare, l’intervista offre uno spaccato davvero interessante del ‘Mateos-pensiero’.
Ancora di più considerando che da poco tempo a questa parte il pokerista spagnolo più vincente di sempre si è buttato anche sul cash game.
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D. Qual è il posto più insolito in cui hai giocato a poker?
R: Il posto più insolito in cui ho giocato a poker è probabilmente un ristorante a Madrid. Quando ero più giovane giocavo in ristoranti, discoteche e posti di questo genere. Giocavamo stake veramente bassi, tipo tornei da 20€ e 50€.
D: Qual è il tuo cibo preferito quando giochi a poker?
R: Mentre gioco un torneo le cose che mangio di più probabilmente sono pollo e bistecche. Mi piacciono, è cibo ad alto contenuto proteico e provo gusto nel mangiare questi cibi, credo siano salutari per me.
D: Se avessi potere completo sulla situazione cosa cambieresti nel mondo del poker?
R: La cosa che mi piacerebbe cambiare è il modo in cui tante partite private cash game sono chiuse alla maggior parte dei pokeristi, specialmente live. Credo che il poker funzioni meglio quando tutti possono giocare ogni partita che vogliono. Questo è il motivo per cui mi piacciono i tornei, siamo tutti uguali, compri il tuo ingresso in un torneo e poi le regole sono le stesse per tutti. Nelle partite private invece è difficile entrare perché l’ospite decide chi gioca e chi non gioca. Mi piacerebbe cambiare questo.
D: Qual è la cosa più stupida che hai mai visto a un tavolo da poker?
R: Qualche anno fa ero alle World Series quando una persona si è messa in piedi sul tavolo. Era davvero un folle. Ovviamente venne bannato. Ero seduto in uno dei tavoli vicini così ho potuto guardare in diretta questa follia.
D: A parte il poker qual è il tuo gioco preferito?
R: Mi piacciono tutti i giochi, ma cerco di non giocare troppo a giochi diversi dal poker. Il problema è che sono una persona molto competitiva, so giocare bene a molti gfiochi e mi piace scoprire strategie per i giochi che ancora non conosco, anche per i videogames e i giochi da tavolo. Ma quando gioco a qualcosa, voglio essere davvero bravo. Quindi cerco di non giocare cose diverse dal poker troppo perché mi consumano energie e tempo lontano dai tavoli verdi.
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D: Che regola del poker cambieresti se potessi cambiarne una?
R: Non cambierei nessuna regola del poker, è un gioco bellissimo così, lo amo. Penso che la maggior parte delle persone ami il poker così come è oggi. Un po’ di dolore, dramma e fortuna ci deve essere perché sono anche questi i motivi per cui amiamo il poker così tanto!
D: Hai mai avuto un periodo così difficile da affrontare da averti fatto pensare di abbandonare il gioco?
R: Ho avuto diversi periodi brutti in passato, in particolare una volta è stata veramente veramente dura. Ma non ho mai pensato di abbandonare il poker. Ho sempre avuto fiducia nella mia capacità di superare questi periodi giocando di più e studiando più dei miei avversari, è un qualcosa che ho sempre fatto. Sono sicuro che ci saranno di nuovo tempi difficili per me in futuro. Devi essere pronto a oltrepassare questi periodi lavorando più dei tuoi avversari. Questo è il modo più semplice per lasciarseli alle spalle, in base alla mia esperienza.