A cosa servono i coaching di poker

Dic 9, 2019

Per ottenere dei risultati costanti nel poker, oltre a una buona predisposizione al gioco e una gran pazienza, occorre prepararsi al meglio.

Gli avversari da battere sono sempre più agguerriti e ciò che andava bene ieri potrebbe non essere valido oggi, perché il poker non smette mai di evolversi.

Per questa ragione il coaching diventa essenziale se si ambisce a raggiungere un certo tipo di obiettivi, sia inerenti al gioco in senso stretto che monetari.

La parola, presa in prestito dall’inglese, significa allenare, esercitare. Ed è proprio attraverso l’allenamento (della mente) che si possono comprendere meglio le situazioni di gioco, rivedere i propri sbagli ed eventualmente correggerli.

Perché farsi coachare

Se fino a qualche anno fa per vincere a poker bastava un buon intuito e un po’ di fortuna dalla parte giusta, da circa un decennio a questa parte – specialmente negli ultimi anni con l’arrivo dei solver – la curva di apprendimento alle sfere più alte è cresciuta esponenzialmente.

Questo ha fatto sì che il top dei giocatori mondiali cominciasse a sdoganare alcune tendenze che, col passare del tempo, sono state in parte assorbite dal field medio. La conseguenza è stata un inevitabile innalzamento del livello ai tavoli: oggigiorno anche un semplice amatore che ha un po’ di esperienza online è in grado di fare mosse che ai primi del 2000 erano impensabili.

I benefici del coaching

Se il livello medio cresce, batterlo sarà proporzionalmente più difficile. Ed è proprio qui che arriva l’esigenza di investire tempo e denaro per migliorare le proprie competenze e, di conseguenza, i guadagni.

  • Consolidamento strategia
  • Incremento guadagno orario H/rate
  • Individuazione punti deboli (leak)
  • Implementazione strategia esistente
  • Monitorazione costante della qualità di gioco

Quanto costa il coaching?

Il prezzo di un’ora di coaching può variare dai 30/50 euro fino a svariate migliaia di euro. Già, perché un conto è insegnare a qualcuno a muovere i primi passi, un altro è lavorare sui dettagli con un professionista che ambisce a portare a casa 200 (o più) mila euro all’anno.

Il costo di un pacchetto di lezioni quindi, varia a seconda di diversi parametri. Gli elementi da tenere principalmente in considerazione per capire se il prezzo del coach risulta essere più o meno adeguato sono:

  • Il proprio livello di competenze
  • L’ABI – average buy-in – a cui si intende giocare e per il quale si vuole ricevere il coaching.
  • Il livello di competenze/reputazione del coach
  • L’utilizzo (o meno) di un solver

Nel caso delle scuole di poker – se non sai di cosa di tratta SCOPRI QUI cosa è una scuola di poker – è possibile che vi siano diversi coach a disposizione per ogni livello e tipologia di gioco preferito.

Esistono anche dei percorsi “gratuiti”, ovvero quelli forniti da chi offre un percorso di staking/coachingCLICCA QUI se non sai cosa significa ricevere uno staking – attraverso i quali si fa sia coaching frontale che coaching di gruppo, generalmente con allievi che giocano lo stesso ABIe hanno un livello di competenze simile.

Consiglio per i principianti

Se siete arrivati a leggere queste righe si presuppone che sappiate benissimo che cosa si intenda con bankroll nel poker.

Ciò di cui non siamo sicuri però, è che siate al corrente degli errori principali commessi nella gestione del bankroll: per rimediare ecco un link utile, basta CLICCARE QUI

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Foto di Pete Linforth da Pixabay

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