Cinque epici momenti nella storia WSOP – World Series Of Poker

Gen 20, 2022

wsop 2022 main event

Il circuito più longevo della storia, il punto di riferimento del poker mondiale, il prestigio in una sigla. Le WSOP World Series Of Poker sono questo e molto altro, e negli oltre 50 anni di storia ne sono successe di cose da raccontare.

HighStakesDB ha raccolto cinque momenti salienti delle WSOP, ma non parleremo tanto dei premi più grossi o dei giocatori migliori. Sono piuttosto cinque storie o avvenimenti particolarmente unici, cose che solo alle World Series potresti vedere.

 

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Ho sbagliato torneo! E vince il braccialetto

Nel 2015 la storia di Christian Pham è rimbalzata su tutti i portali dedicati creando un bel po’ di scalpore: paga $1.500 alla cassa del Rio e si avvia al tavolo verde carico come non mai.

Arriva la prima carta, poi la seconda… poi la terza? E la quarta, e la quinta?!

Pham scopre suo malgrado di essersi iscritto al $1.500 2-7 Lowball, specialità di cui non conosceva nemmeno le regole, invece che a Texas Hold’Em, e ovviamente non può più disiscriversi o rimediare all’errore.

Chiedendo un po’ ai compagni di tavolo alla fine riesce a destreggiarsi piuttosto abilmente, e complice un po’ di fortuna, alla fine il braccialetto arriva nelle sue mani.

 

Deal perché nessuno vuole vincere

50 anni fa le WSOP erano sostanzialmente un Sit&Go tra i migliori giocatori dell’epoca. Usciti cinque avversari, a 3-left all’evento che sarebbe poi diventato il più importante del mondo rimasero Doyle Brunson, Puggy Pearson e Amarillo Slim.

I tre presero una pausa caffè per decidere come proseguire: Brunson aveva lo stack più importante di tutti, ma non voleva la luce dei riflettori e disse agli altri che preferiva non vincere il torneo. Anche Pearson preferì passare inosservato, e così si accordarono per dividere il premio in base agli stack, e Amarillo Slim ne uscì vincitore.

Durrrr è scarso nei tornei, non ce la farà

Nel 2010 Tom ‘durrrr’ Dwan sfidò la community high stakes che sarebbe riuscito a vincere un braccialetto WSOP, con quota 3:1. Sapendo che fosse un buon giocatore cash ma non altrettanto ferrato nei tornei, e vista l’ottima quota, molti accettarono.

Morale della favola, Dwan arriva in heads-up a un $1,500 NLHE e gli scommettitori cominciarono a sudare, tanto che Huck Seed mandò già a Dwan i $300.000 dovuti. Alla fine però Tom si fermò “solo” in seconda posizione.

 

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La reazione di Dan Colman

Esiste forse un sogno più grande di vincere il torneo (o uno dei tornei) più ricco della storia? Immagina di vincere l’ultima mano del Big One for One Drop da $1.000.000 di buy-in, per un premio di oltre quindici milioni. Esulteresti come mai nella tua vita giusto?

Lo stesso farebbero anche i più forti pro del mondo, te lo assicuriamo. Tutti tranne Dan Colman, che dopo aver battuto Daniel Negreanu e aver vinto uno dei premi più alti di tutti i tempi, si congratula con l’avversario e rimane con un’espressione annoiata e scocciata.

Speriamo che non abbia venduto il 150% di quote!

 

Un satellite calcistico da 5 milioni

2014, Felix Stephens gioca $1.000 sul 3-2 dell’Australia contro l’Olanda alla coppa del mondo. Odds di 60:1, risultato centrato in pieno e vittoria di $60.000 per lui!

La prima reazione alla vittoria? “Bro, ho vinto 60k andiamo a giocare il Main Event WSOP”. Detto fatto, arriva secondo superato solo da Martin Jacobson, e si assicura un premio da $5.147.911.

 


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