Se vuoi essere un giocatore di poker vincente nel 2021, ti sarà praticamente impossibile senza utilizzare nemmeno una volta un software di poker, ma attenzione a non commettere questi errori che possono fuorviarti o danneggiare il tuo gioco.
L’aspetto teorico del gioco si è evoluto in maniera esponenziale, basti a pensare alle differenze del gioco nei vari decenni.
Una delle cause principali è da ricercare nella tecnologia: mentre una volta esistevano pochi buoni libri che insegnassero le basi, ora anche le dinamiche più intricate si possono risolvere con una ricerca in internet, ma il cambiamento deriva soprattutto dall’esistenza e la diffusione di sempre più software dedicati all’analisi del gioco.
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Calcolatori di equity, HUD, statistiche, solver GTO e chi più ne ha più ne metta, e ognuno ha ormai gli strumenti a disposizione per evolvere la sua conoscenza del gioco virtualmente all’infinito.
Però dobbiamo stare attenti a non basarci al 100% sui programmi, a non dipendere ciecamente dai pixel sullo schermo. In questo articolo faremo qualche esempio di errori da non commettere quando si usa un software di poker.
Non personalizzare i range
Gli strumenti come Equilab e Flopzilla sono la base. Ogni giocatore di poker di questa generazione deve averli usati almeno una volta per capire l’equity di una mano contro un range, di un range contro un range o di una mano contro una mano.
Se mano vs. mano non ci sono problemi, dobbiamo fare attenzione a come componiamo invece i range.
Impostando un range del 20% ad esempio trascinando la barra o inserendolo come valore percentuale, ci verrà fornito in risposta quello che secondo il programma è il “Top 20%” delle mani.
Peccato che i range così ottenuti difficilmente saranno equivalenti a quelli reali di un giocatore. Per fare un esempio, nel “Top 49%” di Equilab c’è K-5o ma non c’è 3-3; diteci voi con cosa preferireste giocare un piatto raisato…
Per ottenere benefici reali dal calcolo di una mano contro il range di un giocatore dovete personalizzarlo delineando quello che secondo voi, con le info a vostra disposizione, quel giocatore utilizzerebbe, altrimenti il calcolo verrà per forza di cose sballato.
E non dimenticate di eliminare le mani che 3-betterebbe o 4-betterebbe quando si limita al call!
Dare valore a stat poco affidabili
Questo purtroppo è uno dei più diffusi, perché presi dalla frenesia del click e dall’abitudine di guardare in un certo punto dell’HUD, non facciamo caso al campione di mani che abbiamo contro un determinato giocatore.
Certo, a volte avere un’idea di massima è preferibile a non avere alcuna info; ad esempio un 60/9, anche con un piccolo campione di 50 mani ci può dare un’idea di che genere di giocatore sia, ma anche in questo caso non basiamo ogni nostra scelta su questa lettura.
Con statistiche più complesse questo errore diventa più facile, perché magari pensiamo che 3.000 mani possano essere sufficienti per capire la sua tendenza a donkare flop per check-raisare turn e bet-foldare river… Direi proprio di no.
Consiglio: utilizzate l’opzione degli HUD che vi permette di nascondere una certa statistica finché non raggiunge un campione significativo di mani.
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Non capire le statistiche “rosse”
Ti sei accorto che hai un VPIP troppo alto, o troppo distante dal PFR? La tua 3-bet è 4 punti sopra la media? Vai troppo poco allo showdown? Vinci di linea verde ma fai even con la rossa?
Sono tutti problemi che per migliorare nel poker vanno sicuramente analizzati, ma un piccolo bias cognitivo porta spesso a voler correggere il numero senza prima capire perché sia così e come fare per correggerlo al meglio.
Per estremizzare questa spiegazione immaginiamo un 25/21 3-bet 10 che però gioca solo il bottom del suo range foldando le monster… statistiche perfette ma gioco completamente sbagliato.
Perché hai un VPIP troppo alto? Magari ci sono troppi fish che limpano e tu fai bene a entrare nel piatto, oppure chiami troppi rilanci fuori posizione? Prima capisci se c’è un problema, poi individualo e poi correggilo.
La stat “brutta” è solo un campanello d’allarme.
Complicarsi la vita quando non lo merita
Se giochi NL5 stai lontano dai solver e basta.
Anzi, meno severamente: se ti attirano usali e studia, ma solo per conoscenza personale, da applicare quando salirai di livello. Ci sono modi migliori di fare profit in quei contesti.
E anche se sei a un livello dove l’uso dei solver è sensato e consigliato, occhio a non addentrarti in oscuri e rarissimi rami dell’albero che si presentano una volta in carriera.
Se sei un principiante dei solver poi, comincia cercando di capire a grandi linee che cosa indichino quei risultati, semplifica la maggior parte delle frequenze e comprendi il ragionamento che sta alla base di quelle risposte per poterlo riapplicare in contesti differenti.
Buona avventura con i vostri programmini preferiti! ♥♠♦♣