La Mystery Week di PokerStars è iniziata con il piede giustissimo. Il Main Event del weekend scorso, il MW-03 The Daily MYSTYCAL da 100 euro di buy-in, ha collezionato 1.484 entries superando ampiamente il montepremi garantito da €100.000.
All’alba passata (erano le 5.41 del mattino) il torneo si è concluso con un deal a tre. In effetti, nel titolo abbiamo impropriamente scritto “vincitore”, in quanto ufficialmente Luca Bossi aka “7_ChAAkr4_7” sarebbe il runnerup, ma visto il deal ci siamo concessi questa libertà.
Ad ogni modo, in questa intervista andiamo a vedere le impressioni del grinder cash game che è riuscito ad arrivare a spartirsi il podio del torneo più importante del fine settimana. Come leggerete, sarà molto interessante analizzare come un cash-gamer affronta un MTT, quali leak cerca (e trova) e quali differenze nota con il suo main game. Spunti di riflessione!
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Intervista a Luca Bossi: il Daily MYSTICAL
Complimenti per la vittoria… e benvenuto su queste pagine! Ti va di raccontarci il tuo torneo?
Il torneo è andato relativamente in discesa, sono sempre rimasto bene o male al di sopra dei 30 blinds nella fase iniziale, nella fase intermedia e anche nella fase finale. È stato un po’ un saliscendi perché ho alternato fasi nel quale ero veramente deep, al quale scendevo a 30 blinds eccetera.
Però la cosa importante per me, partendo dal presupposto che io sono un cash gamer, non sono un torneista è non rimanere short stack, avere comunque un minimo di spazio di manovra, avere uno stack che possa esercitare fold equity per effettuare dei reshove preflop.
Mi sono trovato confident, il field era più “fishoso” ma è normale che fosse così. Non avevo molte info, ma osservando per 15-20 minuti sono riuscito a targettare i giocatori da aggredire. Gli avversari si dividevano in due categorie: 1) quelli che foldavano troppo alle c-bet al flop e 2) quelli che flattavano al flop e foldavano troppo al turn. Tendenzialmente ho cercato di sfruttare questi leak. Ovviamente c’erano giocatori preparati, alcuni li conoscevo come nickname, ma non sono mai stato realmente in difficoltà.
Qualche mano rilevante?
Onestamente non ricordo colpi particolari dal punto di vista tecnico. Ho fatto qualche spot carino da da BB utilizzando anche delle strategie di donk bet, che ho visto che che non sono molto utilizzate anche quando si ha vantaggio di range. Secondo me sono un’arma importante, specialmente negli MTT. Io le ho studiate un po’ con i solver per quello che riguarda cash game e non le ho viste molto utilizzate dagli avversari.
Per quanto riguarda gli showdown c’è una cosa interessante. Diciamo che è un torneo che ha rispecchiato un po’ il cambiamento mentale di positività che sto facendo nell’ultimo periodo. Ci sono stati showdown dove partivo sopra e al turn prendevano mono out e al river li risuperavo, oppure saliscendi tipo subire una brutta bad beat e poi un cooler a favore poche mani dopo.
C’è stato uno spot, un all in a tre a 12-13 left, dove avevo K-K e partivo all’80%-70% contro tutti gli altri e ho perso contro flush runner runner. Uno spot da 9 milioni quando il secondo ne aveva 3, e avrei preso due taglie.
Da lì l’unico momento nel quale mi sono trovato short stack è stato al tavolo finale, a un certo punto mi sono ritrovato 9 su 9 con uno stack di 12 blind e anche lì sono riuscito a rimanere calmo, tenere un atteggiamento positivo… e il dio del poker e le carte mi hanno premiato facendomi arrivare fino al deal a tre.
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A proposito, come mai hai deciso di accettare il deal?
Allora, giocando cash game non sono molto confident con le dinamiche ICM dei tavoli finali o giocare una fase 3-handed dove si spostano molti soldi.
Ho fatto qualche lezione sui tornei Bounty e studiato un po’ di ICM, ma non è il mio mestiere. Inoltre ero molto stanco, erano quasi le 6 del mattino, e non volevo fare errori che mi costassero qualche migliaio di euro. Quindi ho accettato il deal, anzi forse l’ho addirittura proposto io all’inizio.
Ti è piaciuto giocare un torneo in modalità Mystery Bounty?
Non sono un grosso fan della modalità, diciamo. Già non lo ero dei tornei PKO, ma ho fatto qualche lezione per vedere come comportarmi, perché anche se gioco pochissimi MTT cerco comunque di giocare gli eventi grossi, e ora che sono tutti Bounty ho dovuto aggiornarmi un po’.
Questa modalità Mystery sinceramente mi sembra fatta solo per attirare qualche fish in più, per dargli l’opportunità di vincere cifre importanti, anche non avanzando nel torneo. Non sono un reg MTT, ma credo che questa modalità negli eventi grossi abbassi l’atteso dei regular e alzi la varianza. Non mi sembra giustissimo che un giocatore che arriva 100° possa prendere come quello che shippa.
Sicuramente per un giocatore amatoriale è più interessante, quindi porta più field, questo sì, però non sono un fan.
Parlaci un po’ di te come giocatore, un rapido riassunto di Luca Bossi dall’inizio ad oggi.
Ho iniziato nel lontano 2010 come molti con Poker Italia 24 e giocando tra amici, ma solo nel 2020/2021 ho approfondito lo studio. Ero tornato da Londra dove facevo il croupier, e durante la pandemia ho studiato e grindato partendo dai microlimiti. Ho studiato con due professionisti del cash game (BigFish e PezzoDiMela) per un anno, poi mi ha coachato anche Simone Speranza.
Tra corsi e solver poi il poker ora è il mio lavoro. Gioco a cash game No Limit 100 con qualche shot al 200, e il mio più grande freno – come dicevamo – è stata la gestione delle emozioni e di mindset. È una cosa sulla quale sto lavorando adesso perché credo sia un aspetto fondamentale per un professionista.
