Il 2023 sarà ricordato come uno dei giorni più amari per la storia del poker, da quel 15 maggio in cui hanno annunciato la morte di Doyle Brunson.
Il padrino del poker non versava in ottime condizioni di salute da alcuni anni, e alla veneranda età di 89 si è spenta una delle più grandi leggende del poker, un uomo capace di arrivare alla vetta e restarci per più di cinque decadi.
Una delle sue storie più famose è senza dubbio il back to back al Main Event WSOP nel 1976 e nel 1977 con la stessa mano, 10-2, che divenne famosa in tutto il mondo come la Doyle Brunson’s Hand.
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Il Doyle’s Day 10/2
Se per noi europei sembra non avere molto senso onorare Texas Dolly proprio oggi, negli Stati Uniti d’America la data presenta prima il mese e poi il giorno, e quindi oggi è proprio il giorno associato alla mano di Doyle.
Dieci e Due, che curiosamente in italiano condividono le iniziali con Doyle’s Day, questa mano che è diventata il simbolo di Brunson oggi è stata ricordata da molte poker room con diverse promozioni.
Come riporta pokerstrategy.com, al The Lodge di Doug Polk verrà assegnata una ricompensa a qualunque cash gamer capace di vincere una mano con 10-2. Il valore di questo jackpot? Ovviamente $10.200.
In Nevada, il Peppermill distribuirà $100 a chi chiuderà flush o meglio tra le 10:02 del mattino e le 10:02 di sera.
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E da questa parte dell’oceano dovremo aspettare il 10 febbraio per ricordare tutti insieme come community pokeristica la grandezza di Doyle Brunson?
Noi ci auguriamo vivamente di sì, e anche che sia una tradizione che possa proseguire per sempre.
Nel frattempo, il WPT anticipa tutti e si allinea agli U.S.A., festeggiando oggi a Madrid con un ticket bonus da $1.100 per il Prime Championship a un giocatore estratto tra quelli capaci di vincere una mano con 10-2.
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