Intervista a Vittorio “vice_arlines” Maugini, vincitore di Sunday Special e NOS

Giu 20, 2024

vittorio maugini vice_arlines

Se non avete vissuto sotto una pietra, questa settimana, saprete della vittoria al Sunday Special e al NOS nella stessa sera di “vice_arlines”.

Questo risultato ha avuto grande risonanza all’interno della community, in particolare a causa di un sospetto di cheating di cui abbiamo parlato qui. Abbiamo invitato il protagonista a dire la sua sulle nostre pagine, credendo che tutti abbiano il diritto almeno di far sentire la propria campana.

Ne è nata un’intervista che abbiamo deciso di dividere in due parti. Qui Vittorio ha parlato delle accuse che lo riguardano, mentre in questo articolo parleremo esclusivamente della sua storia come player e del suo doppio shippo.

 

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La storia pokeristica di Vittorio “vice_arlines” Maugini

Ciao Vittorio, partiamo dalle basi: raccontaci il tuo percorso nel poker dagli inizi ad oggi

“Mi sono laureato in design al Politecnico di Milano e ho iniziato a lavorare, ma il poker già mi piaceva tanto anche se non avevo mai giocato a livello serio, giusto qualche torneo tra amici e un po’ su PokerStars.

Poi comprai un corso di gruppo di Alessandro Chiarato, c’erano quiz e video lezioni. Mentre lavoravo, sostanzialmente, pensavo soltanto ai quiz e al poker. Tutti i soldi che avevo (vivendo ancora con i miei) li mettevo negli MTT a buy-in alti, poco dopo vinsi un NOS e decisi di investire in coaching.

All’epoca il più forte e il più in voga era Spera91… e non capivo un cazzo di quello che mi diceva perché era molto tecnico, molto preparato, lavorava già sui solver e io non avevo gli strumenti per capire tutto. Però mi ha fatto ragionare subito in ottica di range, e penso che quello mi sia servito molto, perché fin dal primo approccio pensavo ad ogni spot già pensando ai range. Che cosa ho io, che cosa ha lui, secondo me ha A-K… sono cose che non ho mai pensato probabilmente grazie a questo coaching.

Lo staking e i gruppi

Poi per caso ero all’Imperium a giocare un torneino e ho conosciuto Lupus di Korvetto che mi ha fatto sapere della possibilità di essere stakati, cosa che non sapevo. Non avevo i soldi per giocare seriamente per conto mio, e mi indirizzò verso tale Emiliano Conti.

Alla fine Emi mi prese, non so bene perché, ma sono contento di questo. Poi siamo diventati molto amici, e nel tempo sono entrati anche Giulio Sonnino e Giovanni Giudice. Poi ho quittato lo staking un paio di anni fa ma sono rimasto in questo gruppo per qualche mese.

Ora gioco solo MTT su PokerStars, su 888 dove ho lo stesso nick e su iPoker con il nick GiancarlaCortesi. Ogni tanto gioco cash live quando vado in trasferta.”

 

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Dici che non fai parte di nessun gruppo da più di un anno, puoi spiegarti meglio? 

“Ho deciso di uscire dal gruppo di Conti più di un anno fa anche se ero poco partecipe da molto più tempo semplicemente perché volevo nuovi stimoli e volevo ritrovare un po’ il mio gioco da solo. Secondo me quando uno è all’interno di dinamiche di gruppo, di confronto, con i coach che ti danno un imprinting molto solido si perde un po’ la parte di scoperta, di curiosità.

Per esempio, se adesso dovessi passare al .com cercherei un gruppo per partire, uno staking o stak-coaching, perché ci sta avere un imprinting di base quando si affronta un ambiente nuovo. Però nel mio caso il .it lo conosco, e preferisco lavorare sul mio gioco per conto mio o sentendo qualche player in privato per confrontarmi, ma senza logiche di gruppo.”

 

La doppia vittoria Special + NOS

Questa doppietta Special/NOS sembra il tuo giorno migliore di sempre. Parlacene un po’: i tornei sono andati in discesa o hai avuto difficoltà? C’è stata qualche mano interessante?

“È stata sicuramente la mia sessione di sempre. Tra l’altro tornavo da Malaga, e non è che fossi giù, però è andata molto male, ho giocato tanto e non ho raccolto niente. Trasferta difficile, ma ho deciso di mettermi subito a cliccare domenica.

Ho preso molti pali, sesto al Power Path, poi un paio di cooler qua e là, ma sono riuscito a fare Day 2 allo Special. Lunedì ho deciso di giocare solo il Bounty Builder da 50, il NOS e lo Special. Al Bounty Builder peraltro stavo per andare deep, poi ho perso colpo per chipleading A-K contro A-T mi pare a 13 left… magari potevo vincere anche quello.

Il NOS non l’ho considerato molto finché non sono arrivato in late, ero focused sullo Special, stavo molto attento anche se avevo pochi tavoli. Poi ero un po’ stanco, le pile non erano carichissime.

Non ricordo spot particolari, ma vedendo la review del Final Table salta sicuramente fuori qualcosa. Uno che posso dire un 4-bet shove al tavolo finale dello Special, cutoff contro button. Ho pensato di non volermi mettere in una situazione di stack troppo aggrabile e i player dietro mi mettessero troppa pressione. Poi in base a size e time tell ho deciso che era probabile che non mi avrebbe chiamato.

Quella mano mi ha dato un boost sia psicologico che strategico, perché il mio stack era molto più forte, e poi ero IP su “gerryilprinc” che era chipleader, questo mi ha aiutato perché era molto fermo, non so se per mancanza di carte o perché ha deciso di impostarlo così (spoiler: domani “gerryilprinc” ci racconterà… nessuna delle due!).

Poi galvanizzato dalla vittoria dello Special che ho giocato comunque molto tranquillo senza sentire il peso dei soldi né nulla, e a quel punto il NOS è stata un po’ una conseguenza. In testa mia sapevo già che l’avrei vinto, anche quando mi sono accorciato non ho avuto dubbi ecco.”

 

Il replay del Final Table Sunday Special

Per rivedere l’action dell’ultimo Sunday Special, con Luca “7_ChAAkr4_7” Bossi e “gerryilprinc” (con cui uscirà intervista domani) segui il link qui sotto:

 

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